Per affrontare un’escursione in montagna in sicurezza, è essenziale una preparazione accurata e attenta.
Ecco una lista di raccomandazioni da seguire prima di affrontare un’escursione.
- Scelta della meta, da fare considerando la stagione e le caratteristiche dei partecipanti, e pianificando l’itinerario con largo anticipo. Le valutazioni da fare includono un ‘analisi delle condizioni meteorologiche, del tipo di terreno, delle difficoltà previste e dei tempi necessari per completare il percorso.
- Studia il Percorso: tieni nota dei sentieri corretti, specialmente nei bivi, e valuta eventuali punti di ristoro. Scarica il tracciato per consultarlo offline.
- Equipaggiamento adeguato: èÈ essenziale anche preparare e controllare l’equipaggiamento prima della partenza, assicurandosi che sia adeguato al tipo di escursione scelta.
- Orari e piano dell’escursione: la partenza al mattino presto permette di avere più ore di luce a disposizione, così da avere un margine di sicurezza in caso di imprevisti. È importante prevedere pause e tempi di sosta per recuperare energie.
- Segui la Segnaletica: presta attenzione ai cartelli e ai segnavia lungo il percorso, portando con te una mappa cartacea o digitale.
- Durante il percorso, bisogna procedere con attenzione, mantenendo le distanze appropriate in base alle condizioni di terreno e visibilità. In caso di pericolo di caduta sassi, è consigliabile aumentare le distanze tra i membri del gruppo, mentre in condizioni di scarsa visibilità andrebbero ridotte.
- Se durante la salita muovi involontariamente un sasso, grida a chi ti sta sotto: “sasso”; se sei tu a ricevere l’avviso, per evitare di essere colpito, cerca di seguire la traiettoria del sasso senza nascondere il viso tra le mani e poniti al riparo.
- Rispetta la segnaletica di pericolo e di divieto che incontri.
- Se sei in dubbio, torna indietro: se sei stanco, incerto sul percorso o il tempo peggiora, è meglio tornare sui propri passi.
- Comunicare il proprio Itinerario e l’orario di arrivo previsto al gestore del rifugio o all’albergatore a fondo valle, è una buona norma di sicurezza, che garantisce che qualcuno sia informato in caso di emergenza.
- Parti in Compagnia: è più prudente e divertente, e in caso di difficoltà si può contare sull’aiuto reciproco.
- Affidati a professionisti: guide alpine e accompagnatori di media montagna possono fornire preziose informazioni sulle condizioni dei percorsi.
- Consulta i bollettini meteorologici: verifica le previsioni locali, specialmente se affronti vie ferrate.
- Chiama il 112 in caso di Emergenza: fornisci dettagli precisi sull’incidente, il luogo, le persone coinvolte e le loro condizioni.
- Utilizza GeoResQ: è un servizio di geolocalizzazione e inoltro delle richieste di soccorso, dedicato a tutti i frequentatori della montagna e a chi pratica sport all’aria aperta. Gestito dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) e promosso dal Club Alpino Italiano (CAI), GeoResQ consente di determinare la propria posizione geografica, tracciare le escursioni in tempo reale e inviare allarmi in caso di emergenza.
Come si utilizza: pPrima di partire, scarica, installa e attiva l’app sul telefono. È importante fare un Test di Allarme per verificare che tutti i dati inseriti siano corretti. GeoResQ è gratuito, anche per chi non è socio CAI.
Soccorso
Richiedere soccorso in montagna richiede una corretta valutazione della situazione e un tempismo adeguato. È importante non allertare il soccorso per problemi minori come smarrimenti temporanei, che possono essere risolti ritrovando rapidamente il sentiero, o per stanchezza passeggera, gestibile con una pausa per riposare e rifocillarsi. Tuttavia, in situazioni più pericolose, è fondamentale non aspettare troppo, poiché il ritardo potrebbe portare a un peggioramento della situazione, rendendo necessario un intervento più urgente.
Le situazioni in cui è necessario chiedere aiuto possono essere varie: infortuni dovuti a cadute o traumi, malori, smarrimento con il sopraggiungere del buio, inizio di ipotermia, condizioni meteorologiche improvvisamente avverse o percorsi diventati impraticabili.
L’aiuto va richiesto non solo per sé stessi, ma anche per i propri compagni di escursione e per eventuali estranei nelle vicinanze per cui è evidente la necessità di assistenza.
In caso di richiesta di soccorso, è fondamentale sapere come comportarsi e chi contattare.
Il numero unico per l’emergenza sanitaria, attivo e gratuito su tutto il territorio nazionale, è 118 Emergenza Sanitaria (o il numero unico di emergenza NUE 112 dove disponibile)
In caso di incidente in montagna o in grotta richiedere all’operatore del 118 l’attivazione del CNSAS che può essere chiamato anche in assenza di copertura del proprio operatore telefonico.
In caso di emergenza in montagna, è fondamentale fornire all’operatore del 118/ NUE 112 informazioni dettagliate e precise sulla propria posizione, i dati dell’infortunato, le condizioni meteorologiche e eventuali ostacoli al soccorso. È essenziale mantenere la calma, seguire le istruzioni dell’operatore e garantire la sicurezza sia per sé stessi che per i soccorritori, restando sempre in una zona di copertura telefonica.
Maggiori informazioni su https://www.cnsas.it/richiesta-di-soccorso/
In caso di pericolo, segnali acustici e visivi possono essere usati per attirare l’attenzione dei soccorritori.
Segnali di emergenza internazionali per l’elisoccorso
HAI BISOGNO DI AIUTO?
Si (YES) abbiamo bisogno di soccorso: atterrate qui
No (NO), non abbiamo bisogno di soccorso: non atterrate qui
Segnale d’ emergenza alpino
Quando non è possibile effettuare una chiamata di soccorso dal cellulare, è utile utilizzare segnali visivi o acustici:
- Richiesta di Soccorso: 6 segnali in 10 secondi, seguiti da 1 minuto di pausa, ripetuti fino a ottenere risposta.
- Risposta: 3 segnali in un minuto, seguiti da 1 minuto di pausa.
Questi segnali aiutano i soccorritori a localizzare l’incidente. Continuare a emettere segnali anche dopo aver ricevuto risposta per agevolare l’intervento.
Maltempo in Montagna: Prevenzione e comportamento
Le condizioni meteorologiche sono una delle principali cause di rischio in montagna, dove il tempo può cambiare rapidamente. Un temporale improvviso, evento molto comune in montagna, soprattutto in estate e durante le giornate calde, può rappresentare una seria minaccia.
Prima di partire, è essenziale consultare bollettini meteorologici affidabili e aggiornati, evitando le escursioni in caso di previsioni avverse e valutando l’evoluzione del tempo anche durante l’escursione.
Durante un temporale, cercare un riparo sicuro come un casolare o una grotta, abbandonare cime e creste, ed evitare alberi isolati o grossi massi. Non sostare in nicchie o fessure della roccia e riporre ogni oggetto metallico nello zaino. Se non si trova riparo, accovacciarsi a terra e isolarsi dal terreno con materiale asciutto.
In caso di nebbia o ridotta visibilità, proseguire solo se si ha una cartina e si è in grado di valutare il terreno tramite bussola. Nel dubbio e se la visibilità è troppo bassa, meglio fermarsi e attendere una schiarita. Un navigatore satellitare può essere di grande aiuto: per questo fare attenzione ad averlo sempre carico.
Pioggia e grandine possono rendere i sentieri estremamente scivolosi e pericolosi, aumentando il rischio di cadute. Inoltre, bagnarsi molto può esporre a un maggiore rischio di ipotermia, specialmente se combinato con il vento che può abbassare drasticamente la temperatura corporea. Anche in estate, il vento freddo può causare bruschi abbassamenti di temperatura: è essenziale proteggersi adeguatamente dalle intemperie e monitorare costantemente le condizioni meteorologiche.
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- Scelta dell’itinerario: come scegliere il proprio percorso, quali sono i livelli di difficoltà, la segnaletica