La montagna è un ambiente suggestivo che offre esperienze indimenticabili, ma richiede rispetto e preparazione. È importante affrontare un’escursione con consapevolezza e attenzione per garantire la propria sicurezza e la salvaguardia dell’ambiente.
Per prepararsi adeguatamente e godere appieno di un’escursione, è necessario prestare attenzione a molti aspetti.

Ogni sezione offrirà linee guida, raccomandazioni e consigli pratici, utili per vivere la montagna in modo sicuro e responsabile.

La montagna è un ambiente suggestivo che offre esperienze indimenticabili, ma richiede rispetto e preparazione. È importante affrontare un’escursione con consapevolezza e attenzione per garantire la propria sicurezza e la salvaguardia dell’ambiente.
Per prepararsi adeguatamente e godere appieno di un’escursione, è necessario prestare attenzione a molti aspetti.

Ogni sezione offrirà linee guida, raccomandazioni e consigli pratici, utili per vivere la montagna in modo sicuro e responsabile.

Comportamento e rispetto

Prendere un sentiero significa lasciarsi alle spalle i rumori della città, camminare immergendosi nel silenzio della natura, osservando l’ambiente circostante. Tenere un comportamento corretto è un segno di rispetto verso gli altri escursionisti e l’ambiente in cui ci troviamo: sia sui sentieri, che nei rifugi o nei mezzi di trasporto, è necessario evitare schiamazzi o rumori molto forti. Per preservare l’integrità dei luoghi naturali, l’obiettivo è ridurre al minimo l’impatto dell’attività umana, lasciando le aree dell’escursione – prati, boschi, sentieri o aree di bivacco – esattamente come le hai trovate o addirittura meglio, facendo attenzione a raccogliere tutti i tuoi rifiuti e quelli che potresti trovare lungo il percorso.
Fiori, piante e funghi devono essere lasciati al loro posto, minimizzando l’interferenza umana con flora e fauna per mantenere l’equilibrio dell’ecosistema.

Alimentazione

L’alimentazione è un elemento fondamentale per il benessere fisico e mentale dell’escursionista: una nutrizione corretta ed equilibrata fornisce l’energia necessaria per affrontare i sentieri, e aiuta a mantenere la concentrazione e la resistenza durante l’escursione.
Prima della partenza, è raccomandabile una colazione leggera ed equilibrata, e bere molta acqua per iniziare ben idratati. Durante il trekking, è importante fare spuntini frequenti con alimenti leggeri e facilmente digeribili, come frutta secca e barrette energetiche, e bere regolarmente per prevenire la disidratazione. Al termine dell’escursione, il corpo ha bisogno di recuperare: un pasto completo, ricco di carboidrati e proteine, aiuta a ricaricare le riserve energetiche e favorisce il recupero muscolare. Una dieta equilibrata, ricca di carboidrati, proteine, grassi e sali minerali, curata in tutte le fasi dell’escursione, garantisce energia, benessere e sicurezza durante la giornata in montagna e aiuta a prevenire crampi, stanchezza e mal di testa durante il trekking.

Abbigliamento e attrezzatura

L’escursionismo, come tutte le attività all’aria aperta, richiede un minimo di equipaggiamento base essenziale che permette di essere sicuri e godersi l’escursione, evitando disagi fisici derivanti da una mancanza di accessori o indumenti adeguati, così come possibili incidenti che potrebbero rovinare la giornata.

Abbigliamento

Scarpe

Zaino

Accessori

Una prima raccomandazione è sicuramente vestirsi a strati così da affrontare al meglio le variazioni climatiche.

Su una base di indumenti leggeri e traspiranti, due capi fondamentali sono le maglie pesanti in pile e le giacche antivento tecniche per mantenersi caldi e proteggersi da vento e pioggia.

È raccomandabile poi avere sempre con sé un ricambio completo.

I pantaloni sono un capo molto importante: preferibilmente lunghi per assicurare protezione sia da potenziali cadute che da insetti o piante, e in tessuto tecnico.

Le calze devono essere in materiale tecnico e testate prima dell’escursione per evitare irritazioni.

Esistono due categorie principali: scarpe basse e scarponi con cavigliera alta.

Per percorsi su terreni non accidentati, le scarpe basse possono andare bene; per sentieri impegnativi e con uno zaino pesante invece è preferibile optare per gli scarponi che forniscono maggiore protezione alla caviglia, stabilità e supporto.

Le scarpe devono essere comode e resistenti, con suola in gomma scolpita che garantisce una buona aderenza e parte superiore traspirante e impermeabile.

È consigliabile provarle con i calzettoni abituali, preferibilmente di sera, e scegliere almeno mezza taglia in più.

Per un’escursione giornaliera, uno zaino da 25-35 litri può essere sufficiente, mentre per trekking di più giorni è consigliabile sceglierne uno da almeno 50 litri.

Scegliere uno zaino ergonomico, con spallacci imbottiti e cinghie regolabili

Un buon zaino deve essere impermeabile o dotato di copertura per evitare di bagnare il contenuto con la pioggia.

È consigliabile disporre tutte le cose da portare su un ripiano così da rendersi conto visivamente dell’ingombro e fare un check che ci sia l’essenziale, evitando di portare cose in eccesso o di dimenticare cose fondamentali.

  • Bastoncini da trekking
  • Torcia frontale
  • Kit di primo soccorso
  • Mappa e bussola, o un GPS
  • Power bank
  • Borraccia
  • Occhiali da sole, cappello e crema solare
  • In estate, spray repellenti per insetti e gel dopo-puntura
  • Sacco lenzuolo o un sacco a pelo leggero, thermos e ciabatte leggere, se si pernotta in rifugio

Il Rifugio

Cosa è un rifugio

I rifugi di montagna sono gestiti da custodi e rappresentano un punto di riferimento essenziale per gli escursionisti. Non si tratta di alberghi, bensì di strutture con comfort limitati, dove la vita è essenziale e frugale. Un rifugio funge da punto di ristoro e di riposo, spesso situato in zone protette e vicine a vette o passi, dove l’acqua è un bene prezioso da usare con attenzione. Serve da base d’appoggio per le escursioni e rappresenta un presidio culturale e storico legato al CAI e agli alpinisti. Inoltre, i rifugi offrono riparo sicuro durante il maltempo e fungono da punti di chiamata e coordinamento per il Soccorso Alpino. L’energia nei rifugi è limitata, ma troverai sempre una porta aperta, una luce accesa e un pasto caldo.

Cosa NON è un rifugio

I rifugi non sono alberghi né strutture dotate di avanzate tecnologie. Sono strutture semplici ed essenziali la cui funzione è quella di fornire un pasto caldo e un riparo confortevole per la notte agli escursionisti di passaggio. I menù sono fissi e semplici, adeguati alle difficoltà logistiche di approvvigionamento. Le docce possono essere assenti o chiuse, specialmente in caso di scarsità d’acqua. Acqua potabile e luce elettrica possono essere limitate e disponibili solo in determinati momenti della giornata. La copertura telefonica e la connessione a internet possono essere scarse o assenti in alcuni casi, quindi spesso non è possibile pagare con Bancomat o Carte di Credito. Non esistono camere singole; si dorme in camerate condivise, promuovendo la socializzazione tra gli escursionisti. I servizi igienici sono comuni, quindi è necessario adattarsi e aspettare il proprio turno. Non è possibile richiedere camere con bagno privato.

E’ importante prenotare in anticipo il pernottamento al rifugio: questo permette al gestore di organizzare al meglio le risorse e garantire un’accoglienza adeguata per tutti gli ospiti.

Perchè amerai l’esperienza di dormire in rifugio

Passare una notte in rifugio significa immergersi completamente nella natura e godere di un’esperienza unica. Nonostante i comfort siano essenziali, il rifugio offre un’opportunità unica di staccare dalla routine quotidiana e vivere momenti di tranquillità e introspezione. Dopo ore di cammino, si viene accolti da piatti semplici ma nutrienti, condividendo il pasto con altri escursionisti su lunghe tavolate, creando un legame immediato basato sulla comune passione per la montagna. La gestione del rifugio è affidata a persone esperte e appassionate, pronte a fornire consigli preziosi e ad assicurarsi che tutti siano preparati per continuare il cammino. I percorsi per raggiungere i rifugi variano in difficoltà, richiedendo una buona preparazione e la giusta attrezzatura. Tuttavia, l’esperienza gratificante di raggiungere un rifugio dopo una giornata di trekking vale ogni sforzo. 

Soggiornare in un rifugio di montagna è un’esperienza che combina avventura, semplicità e contatto con la natura.

Bambini e Montagna

 Ecco il decalogo sviluppato da CAI in collaborazione con Gruppo di Studio Pediatria di Montagna della SIP: fornisce preziose e chiare informazioni su come vivere la montagna e come programmare le attività con i bambini.

  1. La sicurezza e la prudenza prima di tutto. Accertati sempre delle condizioni meteo previste. Non rischiare se le condizioni non sono favorevoli. Ricorda che per il bambino andare in montagna significa osservazione della natura, stare in compagnia degli amici e dei genitori, andare all’avventura. La passeggiata non deve essere stressante. Non sollecitare ritmi non sostenibili: non c’è nessuna gara da vincere, non ci sono record da battere.
  2. Ricordati di aver a che fare con bambini. Specie quelli piccoli, sotto i 3 anni, non hanno ancora ben sviluppato la regolazione termica e l’adattamento alla riduzione della pressione dell’ossigeno salendo, anche velocemente, ad alte quote.
  3. Valuta la quota da raggiungere. Se il bambino ha pochi mesi è prudente non salire oltre i 1500 metri, se ha meno di 2 anni oltre i 2000 metri, se ha tra 2 e 5 anni oltre i 2500-3000 metri.
  4. Attento al mal acuto di montagna. Il mal acuto di montagna (AMS) si manifesta con cefalea, insonnia, irritabilità, inappetenza, apatia, battito cardiaco costantemente accelerato, nausea e talvolta vomito; i bambini specie se piccoli non sanno descrivere in maniera appropriata i sintomi lamentati. Si manifesta soprattutto la prima notte di soggiorno in quota. Nel sospetto di AMS scendete rapidamente.
  5. Tieni presente lo stato di salute di base del bambino. Evitate in ogni caso di portare i bambini oltre i 2000 metri se anemici, affetti da patologie respiratorie acute o croniche non ben controllate o da cardiopatie. 
  6. Attenti ai dislivelli repentini di quota. In presenza di sintomi da raffreddamento attenzione alle salite e/o discese con impianti a fune che potrebbero causare dolore auricolare.
  7. Proteggi pelle, occhi e capo. Proteggi sempre gli occhi e la pelle dei bambini dai raggi solari; usa occhiali adatti e rinnova l’applicazione di creme solari ad alto indice protettivo durante la gita; non dimenticare il cappellino con visiera per proteggerlo dai colpi di calore.
  8. Non esporlo al freddo intenso. I bambini sono molto sensibili al freddo e se trasportati a lungo negli zainetti preposti vanno coperti maggiormente e di tanto in tanto rimossi dallo zainetto per farli camminare, se possibile, per brevi tratti. 
  9. Scegli l’abbigliamento adatto. Fai indossare possibilmente capi di abbigliamento tecnici, adatti al clima della montagna; porta sempre nello zaino indumenti asciutti di riserva e una mantellina o un piccolo ombrello.
  10. Cura l’alimentazione e l’idratazione. Offri spesso acqua o bevande arricchite in sali minerali e a basso contenuto glicemico e assicurati di avere scorte alimentari sufficienti facilmente digeribili, evitando cibi ricchi di grassi, zuccheri e bevande zuccherate. 

Vai al sito di SIP per maggiori informazioni e approfondimenti.

>> Vai alle altre sezioni: